Nel mondo iperconnesso in cui viviamo — dove ogni minuto è pianificato, ogni azione misurata e ogni momento “produttivo” viene glorificato — esiste una filosofia silenziosa che sfida tutto questo: il niksen.
Un termine olandese che non ha un equivalente diretto in italiano o inglese, ma che si traduce approssimativamente come “fare niente con intenzione”.
Non è semplicemente l’ozio, né la pigrizia. È un’arte consapevole, una pratica meditativa, un atto di resistenza culturale contro la cultura della produttività ossessiva.
Se hai mai sentito dire che “non puoi permetterti di perdere tempo”, allora il niksen è la tua rivoluzione tranquilla. E oggi, ti spieghiamo cos’è, da dove viene, perché funziona — e soprattutto, perché dovresti praticarlo già da oggi.
Il termine niksen deriva dall’olandese niks, che significa “niente”.
Ma non si tratta solo di stare seduti senza far nulla: il niksen è un’attività intenzionale di non fare nulla.
È lo stato mentale in cui decidi consapevolmente di non perseguire obiettivi, non risolvere problemi, non creare contenuti, non controllare lo smartphone, non pianificare il futuro.
Immagina di guardare le nuvole passare senza cercare forme, di sederti al sole senza leggere, di ascoltare il rumore della pioggia senza registrare un podcast su di essa. Questo è il niksen. Non è un errore, non è un fallimento: è un atto di libertà.
Gli olandesi, noti per il loro equilibrio tra lavoro e vita privata, hanno sempre avuto una relazione diversa col tempo. Il loro modello di vita — con ferie lunghe, orari di lavoro definiti e una forte cultura del “lavorare per vivere” (e non il contrario) — ha permesso al niksen di radicarsi come pratica quotidiana, quasi naturale.
Viviamo in un’epoca in cui il multitasking è considerato una virtù, anche se la scienza dice il contrario. Secondo uno studio pubblicato su Nature Neuroscience, il cervello umano non è progettato per gestire più compiti contemporaneamente: ogni switch di attenzione costa fino al 40% di efficienza cognitiva.
E poi c’è lo schermo. Il continuo flusso di notifiche, messaggi, video brevi, email, alert, aggiornamenti. Il nostro sistema nervoso è costantemente in modalità “allerta”. Il risultato? Ansia cronica, burnout, disturbi del sonno, calo della creatività e una sensazione persistente di “essere sempre occupati, ma mai soddisfatti”.
Il niksen agisce come un “reset neurologico”. Quando smetti di fare qualcosa — davvero — il tuo cervello entra in quello che gli scienziati chiamano “modalità a riposo” (default mode network). È in questo stato che:
In altre parole: il niksen non è un vuoto. È un riempimento silenzioso.
Un esperimento condotto dalla Stanford University ha dimostrato che le persone che dedicavano 15 minuti al giorno a “fare niente” (sedute senza stimoli esterni) mostravano un aumento del 32% nella capacità di risolvere problemi complessi entro 4 settimane.
Non serve un corso, un’app, un abbonamento o un ritiro spirituale. Il niksen è accessibile a tutti. Ecco 5 modi concreti per iniziare:
Scegli un momento della giornata — dopo la colazione, prima di dormire, durante la pausa caffè — e siediti semplicemente. Senza telefono, senza musica, senza libri. Guarda fuori dalla finestra. Ascolta i suoni ambientali. Lascia che la mente vaghi. Se ti assale il senso di colpa (“dovrei essere più produttivo”), riconoscilo, ma non agire. Sii solo presente nel tuo non-fare.
Non usare l’App per contare i passi, non ascoltare podcast, non parlare al telefono. Esci in giardino, in un parco, o anche solo intorno al quartiere. Lascia che i tuoi piedi ti portino dove vogliono. Osserva i dettagli: il colore delle foglie, il modo in cui il vento muove i rami, il profumo dell’asfalto bagnato. Questo è niksen in movimento.
Prepara il tuo tè preferito. Tieni la tazza tra le mani. Sentine il calore. Annusa il vapore. Assapora ogni sorso. Non pensare alla riunione di domani. Non controllare WhatsApp. Sii completamente dentro quel momento. Il niksen può essere rituale, lento, sensoriale.
Vai in un museo, apri un libro d’arte, guarda un dipinto su Instagram. Fissa l’immagine per 5 minuti. Non analizzare il significato. Non cercare di interpretarla. Limitati a vedere. A lasciare che l’immagine ti tocchi senza richiedere risposte. Questo è niksen applicato alla bellezza.
Prima di spegnere la luce, rimani sdraiato per 10 minuti. Non pensare alle cose da fare domani. Non ripercorrere la giornata. Non controllare mentalmente la lista della spesa.
Semplicemente, respira. Lascia che il corpo si rilassi. Spesso, proprio in questo momento, emergono idee, emozioni, intuizioni che la mente attiva non lasciava emergere.
Attenzione: il niksen non è un’alternativa al sonno. È un’alternativa allo stress da costante attivazione.
La nostra società ci ha convinto che il valore di una persona si misura in output: quanti post hai pubblicato? Quanti clienti hai acquisito? Quante ore hai lavorato? Quanto sei “efficiente”?
Ma cosa succede quando smettiamo di misurarci così?
Il niksen ci ricorda che essere umani non equivale a essere produttivi. Che il riposo non è un lusso, ma un diritto. Che la quiete non è debolezza, ma forza. Che la creatività nasce non dallo stress, ma dallo spazio.
Eppure, molti di noi si sentono in colpa per aver fatto “niente”. Perché? Perché siamo stati educati a credere che il tempo sia una merce da consumare, non un dono da vivere.
Il niksen è la risposta moderna a questa verità antica.
Non è solo una moda. Il niksen ha un solido fondamento neuroscientifico e psicologico. Ecco cosa accade quando lo pratichi regolarmente:
E non è tutto: chi pratica il niksen regolarmente segnala un aumento del senso di pace interiore, una maggiore capacità di concentrazione nei momenti necessari, e persino un miglioramento delle relazioni interpersonali — perché diventi più presente con gli altri.
Ecco un piccolo piano per iniziare senza pressione:
Non devi fare tutto. Basta iniziare da uno. E poi un altro. E poi un altro ancora.
Il Niksen è una pratica olandese di “non fare nulla con intenzione”, che aiuta a rilassare mente e corpo, stimolando creatività e consapevolezza.
Riduce lo stress, migliora memoria e sonno, aumenta la creatività e favorisce una maggiore consapevolezza emotiva.
Basta dedicare 5-15 minuti al giorno a sedersi senza distrazioni, camminare senza meta, osservare un dettaglio o un’opera d’arte, o semplicemente respirare senza fare nulla.
In sintesi: il Niksen è l’arte consapevole di “non fare nulla”, radicata nella cultura olandese, che aiuta a combattere stress e iperconnessione, migliorando creatività, concentrazione e benessere mentale.
Non è una tendenza passeggera. È un ritorno alle radici dell’essere umano: che ha sempre avuto bisogno di pause, di silenzi, di spazi vuoti per rigenerarsi.
Il niksen non ti rende più veloce. Ti rende più vero.
E forse, in un’epoca che corre troppo, essere veri è l’unica forma di rivoluzione che conta.
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